Ho allora immaginato le cose che mi regalerebbe il potere in cambio delle mie concessione (Ok al nucleare, niente matrimonio gay, acqua al prezzo della benzine, tasse ai poveri ).
Potrei comprare le ultime Jimmy Choo (che volgarità!) con un semplice SMS, o andare al letto con KRS (Kim Rossi Stuart da non confondere con l'altro...) sempre con un semplice SMS, o ancora mangiare aragosta con champagne per colazione.
Ma tutto questo lo potrei fare anche senza potere, solo con uno stipendio alto (la notte con KRS, non si trova su ebay?).
Insomma, se avessi il potere non saprei che fare (e neanche che scarpe indossare, non essendo né alta come Carla, con le sue orripilanti ballerine, né americana come Hillary, con le sue scarpe tacco 3/4 cm a punta!).
Pensateci bene, non è facile trovare qualcosa all'altezza (e non parlo più di scarpe) del famoso premier in questione (Se una donna paga un ragazzo per prestazione diciamo particolarmente particolare ed è minorenne, non ha lo stesso impatto: ecco che diventa pedofilia,O NO? )
Per fortuna (per voi) non ho potere e quindi non so come usarlo, un po' come la WII che sembra magica quando senti i tuoi amici parlarne e quando te la compri, ti rompi un po il c… a giocare a tennis con le mosche.
Non saprei come abusare del mio potere, perché sono una donna (insomma una ragazzina...).
Una donna Premier può senza danno per la collettività, farsi regalare scarpe, vestiti (gioielli??).
Deve essere truccata e pettinata da un professionista (anche se la Merkel, non lo fa, forse non legge il mio blog?).
Insomma la donna trova tutti vantaggi per una Donna, senza perdere della sua umanità, senza abusare del suo potere.
Insomma la donna è una madre per il popolo :POTERE ALLE DONNE!!!
Poi nel mio immaginario malato arriva un po come un pop-up porno sul sito IKEA, la Thatcher, peggio ancora la Imelda Marcos…e come se non bastasse, mi viene in mente le loro scarpe, numerose certo, ma di una bruttezza fuori competizione.
Sono di nuovo cascato dalla cima del potere trascinando con me il genere femminile.
Chiedo perdono.