lunedì 12 ottobre 2015

Il ritorno

Sono assenta da troppo tempo, per scrivervi qualcosa di buono (capirete interessante), ma non è passata una settimana senza che la mia mente opinionista (e storta)  pensa a scrivervi qualcosa.

Mentre scrivo questo preambolo mi accorgo, che ho usato la parola che odio tanto "opinionista". 
Non oddio la parola, oddio il genere.
Poco tempo fa ho trovato questa citazione di Paul Valery:

"La menzogna e la credulità si accoppiano e generano l'opinione."

Oggi potremmo aggiungere "e l'opinione genera la televisione e la televisione genera un pubblico web del tutto disgustoso".

Dopo questo vi posso dare, non un opinione quindi, ma bene una vera verità.
o stare zitta...
La seconda essendo spesso la più seria decisione.






OPINIONISTA
Il termine è un neologismo, coniato dall'unione di opinione (derivante a sua volta da opinare, dal verbo latino ŏpīnāri) e -ista, suffisso derivante dal greco e indicante colui che ha una particolare competenza in una certa dottrina.
Con l'avvento di internet questa figura ha avuto una evoluzione, con la nascita di commentatori (per lo più giornalisti, ma non necessariamente) che hanno trasferito nelle pagine dei loro blog personali i commenti ai fatti del giorno.